La
vita dopo la morte
(liberamente
tratto dalla V Rivelazione Epocale)
Uno
tra gli argomenti più interessati trattati dal Libro di Urantia
riguarda il dopo morte. Per capire bene cosa succede al nostro
"essere" nel dopo morte, dobbiamo capire l'essere umano
da quali componenti è composto in vita e cosa di lui sopravvive.
I
rivelatori ci parlano di varie componenti dell'essere umano,
alcune della quali già li conosciamo come per esempio la
coscienza e la mente. Ma ci sono altre componenti di natura
spirituale ed eterna, chiamati Monitore
Divino ed un componente potenzialmente eterno che nel
ciclo terreno umano rappresenta l'elemento semispirituale o
"morontiale", un nuovo termine che indica un
concetto tra il finito e l'infinito, l'anima.
Un altro elemento nuovo è la Personalità,
essa è l'unicità che contraddistingue ogni individuo – come unico
e irripetibile – e non rappresenta il significato che normalmente
gli viene attribuito sulla Terra, essa è un dono del Padre e
che in ogni caso proseguirà il suo percorso con o senza l'uomo, essa
è l'unificazione di tutti gli altri elementi, come un
"catalizzatore", rappresenta il carattere immutabile
dentro un universo in cambiamento.
Il
Monitore divino, spesso noto con il termine di Spirito, è
un elemento divino, anzi è Dio stesso in una sua forma
pre-personale, ossia tutto quello che è Dio, eccetto la Sua
forma personale, proprio perché di solito con il termine di Dio
viene raffigurato soltanto il suo spirito, mentro Dio non può essere
qualcosa di meno delle sue creature, quindi nel concetto di puro
spirito è compresa anche la forma, anzi la nostra forma fisica in
quanto "persona" rappresenta soltanto "l'ombra"
della forma spirituale (persona spirituale). Questo elemento di
solito, è la chiave di lettura di una scuola di pensiero, e l'esatto
opposto per un'altra scuola di pensiero. Normalmente lo Spirito
per il pensiero spiritista o a esso assimilabile, viene concepito
come elemento principale a se stante, ovvero l'uomo sarebbe uno
Spirito come Dio (e in alcuni casi si assimila il concetto di
Spirito al concetto di Dio stesso), mentre in questa nostra
concezione, lo Spirito è Dio, non ancora unito all'anima, finché
non verrà "fuso" in un unico essere, appunto Dio nell'uomo
e l'uomo in Dio.
L'anima
invece è un elemento "morontiale" o di
transizione tra il materiale e lo spirituale. L'anima è un nuovo
elemento che nasce dall'incontro della nostra Mente (la madre) con lo
Spirito divino (il Padre), e questo risultato non è di natura né
fisica né spiritiale ma morontiale,
ovvero semispirituale, ossia, in grado di sopravvivere alla morte e
di identificarsi con l'indentità umana, o meglio con tutto quello
che ha valore spirituale e che è destinato a proseguire verso
l'origine di tutte le cose, verso Dio il Padre.
Questa
premessa era d'obbligo per capire cosa avviene nel dopo morte, nel
momento in cui tutte le funzioni fisiche e cerebrali vengono
interrotte. Ma anche prima di questo evento si possono verificare dei
casi in cui si parla di morte:
- La morte spirituale, è la morte dell'anima, quando un mortale ha rifiutato la sopravvivenza e anche se la morte fisica non ha ancora messo termine alla sua vita, nella sostanza è considerato come morto, e questo è testimoniato dal suo Monitore interiore che ha vissuto accanto a lui per tutta la sua esistenza e che ritorna al Padre, certificando l'insolvenza da parte del suo pupillo nei confronti della scelta suprema. Il Monitore divino è come Dio e nei suoi giudizi è impossibile che sbagli. Ma oltre a questo c'è anche la testimonianza del suo Serafino, che conferma irrevocabilmente questo giudizio. In questo caso, il soggetto in questione non viene più "trovato", ovvero nelle sale di risurrezioni egli non risorgerà (i suoi elementi non si riuniranno ma la sua Personalità verrà riassorbita nel Supremo, e la sua anima potenzialmente eterna non proseguirà il cammino, per sua stessa scelta);
- La morte intellettuale, è la morte della mente nel momento in cui si verifica una distruzione parziale del meccanismo cerebrale fino ad arrivare al suo punto critico di irreparabilità, oppure in casi di aberrazioni dell'intelletto. Anche in questo caso il Monitore divino si diparte dal soggetto ma contrariamente alla morte dell'anima, il mortale sopravvivente ha la possibilità di risorgere in base a quello che era stato formulato dalla sua mente, prima di questo tragico avvenimento. Quello che conta è la scelta che ha fatto nel momento in cui aveva una mente normale.
Siamo
giunti quindi alla Morte fisica,
ossia la cessazione di ogni attività come meccanismo intelligente,
la cessazione di tutti quegli elementi che lo tenevano in vita come
essere mentale e animico. Dopo la morte il corpo ritorna al mondo
elementale dal quale proveniva ma due
elementi persistono ancora dopo questo evento e sono appunto l'anima
morontiale (potenzialmente eterna) e il
Monitore Divino. L'anima morontiale viene
affidata momentaneamente al guardiano del destino che la preserva
fino al momento di una risurrezione generale
(o dispensazione), oppure risorgerà al terzo giorno (come avvenne
per Micael Gesù) nel caso in cui si trattasse di un'anima alquanto
evoluta. Il Monitore Divino invece detiene la trascrizione mnemonica
ovvero l'identità del mortale sopravvivente. Ogni risurrezione
avviene nel mondo delle dimore, in una delle innumerevoli camere,
dove ogni mortale proveniente dal Superuniverso, attende il suo
risveglio. Come detto, ci sono due momenti in cui è prevista la
risurrezione e questo dipende soprattutto dal grado di avanzamento di
ciascuno, norlmalmente le risurrezioni sono un fenonomeno collettivo
ed avvengono nei casi in cui si verifica una Rivelazione, ovvero la
discesa di una o più divinità sui pianeti. L'atto della
risurrezione è composto di due elementi essenziali, ovvero dal
ricongiungimento dell'anima
e dal ritorno del Monitore divino.
Questo ricongiugimento da luogo anche alla ricomparsa della
Personalità che rende l'uomo (mortale sopravvivente) di nuovo
cosciente. Ogni sopravvivente viene fornito di una nuova forma
(corpo), che è in qualche modo molto simile ai corpi umani, con
delle differenze dal punto di vista energetico/dimensionale.
La
risurrezione costituisce il primo atto di una lunga serie di
risurrezioni successive, che porterà il mortale sopravvivente, di
risurrezione in risurrezione verso una forma sempre più spirituale e
meno materica ma soprattutto all'incontro tra la creatura e il
creatore, al centro di ogni cosa, nel mezzo di tutti gli Universi.
Per
un mortale sopravvivente, il traguardo successivo alla risurrezione è
dato dalla fusione tra
la sua anima e il Monitore divino, questa è una tappa molto
importante che denota la ferma volontà di inseguire la perfezione e
quindi il Padre di ogni creatura, e da questo momento in poi non ci
saranno più separazioni tra l'uomo (anima) e Dio (Monitore divino) e
i due saranno una sola cosa, un solo individuo. Il Monitore divino
aquisisce la Personalità mentre l'anima acquisirà ogni conoscenza
che riuscirà a contenere, del Monitore divino, il quale ha dentro di
se, tutto di Dio e anche le esperienze di molti altri individui di
cui è stato il custode, che per motivi diversi non si sono potuti
congiungere con questo Monitore. Il cammino prosegue e di corpo in
corpo, il mortale sopravvivente fa la conoscenza di tutto il suo
Superuniverso d'origine per arrivare al compimento finale di Spirito
di sesto livello, ed essere arruolato nel Corpo delle Finalità. Fino
a questo momento l'ascensione è avvenuta in un clima di fraternità
e di aiuto reciproco tra esseri anche tra loro molto diversi ma
legati da un unico obiettivo, quello di conoscere il Padre di ogni
creatura, alla fine, dopo aver raggiunto questo traguardo, inizia di
nuovo una nuova era all'impronta dell'aiuto di fratelli ancora in
evoluzione negli universi. I Finalitari sono un gruppo di creature
diverse tra loro, per la maggior parte costituito da mortali
glorificati che presteranno il loro contributo sui pianeti che sono
arrivati allo sviluppo dell'Era di Luce e Vita, ovvero ad uno
sviluppo avanzato dove la vita media dell'uomo arriva a 500 anni, le
malattie sono scomparse e persino la morte è ormai un lontano
ricordo, dato che la maggior parte dei mortali si fonde con il
proprio Monitore divino ancora in vita e passa dirattamente al mondo
delle dimore senza sperimentare il sonno della morte. Eppure neanche
questo bellissimo traguardo sembra essere il destino finale dei
Finalitari, dato che oltre ai 7 Supernuniversi dell'Era attuale che
ruotano intorno ad un centro, residenza del Padre, vi sono
innumerevoli altri universi periferici in formazione, dove ancora non
esiste la vita e dove probabilmente il Corpo dei Finalitari verrà
destinato una volta che il Grande Universo sarà "Tutto
nell'Uno", ossia che tutti i pianeti saranno giunti all'Era di
Luce e Vita e quando la Supermente che rappresenta quel "Tutto
nell'Uno" ovvero la Supremazia di Dio sarà finalmente completa
in quanto fatto reale nel Grande Universo. Questo ultimo destino è
dodotto dal fatto che i Finalitari arriveranno in un'era sucessiva a
spiriti di 7° livello e come tali, destinati a tutt'altre mansioni
che non quelle previste negli Universi dell'era presente.