mercoledì 21 agosto 2019

La vita dopo la morte
(liberamente tratto dalla V Rivelazione Epocale)

Uno tra gli argomenti più interessati trattati dal Libro di Urantia riguarda il dopo morte. Per capire bene cosa succede al nostro "essere" nel dopo morte, dobbiamo capire l'essere umano da quali componenti è composto in vita e cosa di lui sopravvive.
I rivelatori ci parlano di varie componenti dell'essere umano, alcune della quali già li conosciamo come per esempio la coscienza e la mente. Ma ci sono altre componenti di natura spirituale ed eterna, chiamati Monitore Divino ed un componente potenzialmente eterno che nel ciclo terreno umano rappresenta l'elemento semispirituale o "morontiale", un nuovo termine che indica un concetto tra il finito e l'infinito, l'anima. Un altro elemento nuovo è la Personalità, essa è l'unicità che contraddistingue ogni individuo – come unico e irripetibile – e non rappresenta il significato che normalmente gli viene attribuito sulla Terra, essa è un dono del Padre e che in ogni caso proseguirà il suo percorso con o senza l'uomo, essa è l'unificazione di tutti gli altri elementi, come un "catalizzatore", rappresenta il carattere immutabile dentro un universo in cambiamento.
Il Monitore divino, spesso noto con il termine di Spirito, è un elemento divino, anzi è Dio stesso in una sua forma pre-personale, ossia tutto quello che è Dio, eccetto la Sua forma personale, proprio perché di solito con il termine di Dio viene raffigurato soltanto il suo spirito, mentro Dio non può essere qualcosa di meno delle sue creature, quindi nel concetto di puro spirito è compresa anche la forma, anzi la nostra forma fisica in quanto "persona" rappresenta soltanto "l'ombra" della forma spirituale (persona spirituale). Questo elemento di solito, è la chiave di lettura di una scuola di pensiero, e l'esatto opposto per un'altra scuola di pensiero. Normalmente lo Spirito per il pensiero spiritista o a esso assimilabile, viene concepito come elemento principale a se stante, ovvero l'uomo sarebbe uno Spirito come Dio (e in alcuni casi si assimila il concetto di Spirito al concetto di Dio stesso), mentre in questa nostra concezione, lo Spirito è Dio, non ancora unito all'anima, finché non verrà "fuso" in un unico essere, appunto Dio nell'uomo e l'uomo in Dio.
L'anima invece è un elemento "morontiale" o di transizione tra il materiale e lo spirituale. L'anima è un nuovo elemento che nasce dall'incontro della nostra Mente (la madre) con lo Spirito divino (il Padre), e questo risultato non è di natura né fisica né spiritiale ma morontiale, ovvero semispirituale, ossia, in grado di sopravvivere alla morte e di identificarsi con l'indentità umana, o meglio con tutto quello che ha valore spirituale e che è destinato a proseguire verso l'origine di tutte le cose, verso Dio il Padre.
Questa premessa era d'obbligo per capire cosa avviene nel dopo morte, nel momento in cui tutte le funzioni fisiche e cerebrali vengono interrotte. Ma anche prima di questo evento si possono verificare dei casi in cui si parla di morte:

  1. La morte spirituale, è la morte dell'anima, quando un mortale ha rifiutato la sopravvivenza e anche se la morte fisica non ha ancora messo termine alla sua vita, nella sostanza è considerato come morto, e questo è testimoniato dal suo Monitore interiore che ha vissuto accanto a lui per tutta la sua esistenza e che ritorna al Padre, certificando l'insolvenza da parte del suo pupillo nei confronti della scelta suprema. Il Monitore divino è come Dio e nei suoi giudizi è impossibile che sbagli. Ma oltre a questo c'è anche la testimonianza del suo Serafino, che conferma irrevocabilmente questo giudizio. In questo caso, il soggetto in questione non viene più "trovato", ovvero nelle sale di risurrezioni egli non risorgerà (i suoi elementi non si riuniranno ma la sua Personalità verrà riassorbita nel Supremo, e la sua anima potenzialmente eterna non proseguirà il cammino, per sua stessa scelta);
  2. La morte intellettuale, è la morte della mente nel momento in cui si verifica una distruzione parziale del meccanismo cerebrale fino ad arrivare al suo punto critico di irreparabilità, oppure in casi di aberrazioni dell'intelletto. Anche in questo caso il Monitore divino si diparte dal soggetto ma contrariamente alla morte dell'anima, il mortale sopravvivente ha la possibilità di risorgere in base a quello che era stato formulato dalla sua mente, prima di questo tragico avvenimento. Quello che conta è la scelta che ha fatto nel momento in cui aveva una mente normale.
Siamo giunti quindi alla Morte fisica, ossia la cessazione di ogni attività come meccanismo intelligente, la cessazione di tutti quegli elementi che lo tenevano in vita come essere mentale e animico. Dopo la morte il corpo ritorna al mondo elementale dal quale proveniva ma due elementi persistono ancora dopo questo evento e sono appunto l'anima morontiale (potenzialmente eterna) e il Monitore Divino. L'anima morontiale viene affidata momentaneamente al guardiano del destino che la preserva fino al momento di una risurrezione generale (o dispensazione), oppure risorgerà al terzo giorno (come avvenne per Micael Gesù) nel caso in cui si trattasse di un'anima alquanto evoluta. Il Monitore Divino invece detiene la trascrizione mnemonica ovvero l'identità del mortale sopravvivente. Ogni risurrezione avviene nel mondo delle dimore, in una delle innumerevoli camere, dove ogni mortale proveniente dal Superuniverso, attende il suo risveglio. Come detto, ci sono due momenti in cui è prevista la risurrezione e questo dipende soprattutto dal grado di avanzamento di ciascuno, norlmalmente le risurrezioni sono un fenonomeno collettivo ed avvengono nei casi in cui si verifica una Rivelazione, ovvero la discesa di una o più divinità sui pianeti. L'atto della risurrezione è composto di due elementi essenziali, ovvero dal ricongiungimento dell'anima e dal ritorno del Monitore divino. Questo ricongiugimento da luogo anche alla ricomparsa della Personalità che rende l'uomo (mortale sopravvivente) di nuovo cosciente. Ogni sopravvivente viene fornito di una nuova forma (corpo), che è in qualche modo molto simile ai corpi umani, con delle differenze dal punto di vista energetico/dimensionale.
La risurrezione costituisce il primo atto di una lunga serie di risurrezioni successive, che porterà il mortale sopravvivente, di risurrezione in risurrezione verso una forma sempre più spirituale e meno materica ma soprattutto all'incontro tra la creatura e il creatore, al centro di ogni cosa, nel mezzo di tutti gli Universi.
Per un mortale sopravvivente, il traguardo successivo alla risurrezione è dato dalla fusione tra la sua anima e il Monitore divino, questa è una tappa molto importante che denota la ferma volontà di inseguire la perfezione e quindi il Padre di ogni creatura, e da questo momento in poi non ci saranno più separazioni tra l'uomo (anima) e Dio (Monitore divino) e i due saranno una sola cosa, un solo individuo. Il Monitore divino aquisisce la Personalità mentre l'anima acquisirà ogni conoscenza che riuscirà a contenere, del Monitore divino, il quale ha dentro di se, tutto di Dio e anche le esperienze di molti altri individui di cui è stato il custode, che per motivi diversi non si sono potuti congiungere con questo Monitore. Il cammino prosegue e di corpo in corpo, il mortale sopravvivente fa la conoscenza di tutto il suo Superuniverso d'origine per arrivare al compimento finale di Spirito di sesto livello, ed essere arruolato nel Corpo delle Finalità. Fino a questo momento l'ascensione è avvenuta in un clima di fraternità e di aiuto reciproco tra esseri anche tra loro molto diversi ma legati da un unico obiettivo, quello di conoscere il Padre di ogni creatura, alla fine, dopo aver raggiunto questo traguardo, inizia di nuovo una nuova era all'impronta dell'aiuto di fratelli ancora in evoluzione negli universi. I Finalitari sono un gruppo di creature diverse tra loro, per la maggior parte costituito da mortali glorificati che presteranno il loro contributo sui pianeti che sono arrivati allo sviluppo dell'Era di Luce e Vita, ovvero ad uno sviluppo avanzato dove la vita media dell'uomo arriva a 500 anni, le malattie sono scomparse e persino la morte è ormai un lontano ricordo, dato che la maggior parte dei mortali si fonde con il proprio Monitore divino ancora in vita e passa dirattamente al mondo delle dimore senza sperimentare il sonno della morte. Eppure neanche questo bellissimo traguardo sembra essere il destino finale dei Finalitari, dato che oltre ai 7 Supernuniversi dell'Era attuale che ruotano intorno ad un centro, residenza del Padre, vi sono innumerevoli altri universi periferici in formazione, dove ancora non esiste la vita e dove probabilmente il Corpo dei Finalitari verrà destinato una volta che il Grande Universo sarà "Tutto nell'Uno", ossia che tutti i pianeti saranno giunti all'Era di Luce e Vita e quando la Supermente che rappresenta quel "Tutto nell'Uno" ovvero la Supremazia di Dio sarà finalmente completa in quanto fatto reale nel Grande Universo. Questo ultimo destino è dodotto dal fatto che i Finalitari arriveranno in un'era sucessiva a spiriti di 7° livello e come tali, destinati a tutt'altre mansioni che non quelle previste negli Universi dell'era presente.